Descrizione
"Carissimi concittadini,
celebriamo oggi la Commemorazione del IV Novembre . Il IV Novembre 1918 è stato il primo giorno di pace dopo tre anni e mezzo di conflitto armato. Conflitto che, come tutti i conflitti ha visto soldati spesso molto giovani, combattere al fronte. Tantissimi sono stati i morti e tantissimi i soldati caduti la cui identità è rimasta ignota.
Nel 1919 fu istituita la giornata dell'Unità Nazionale e delle forze armate per festeggiare la vittoria italiana nella Prima Guerra Mondiale, che permise l'annessione di Trento e Trieste completando l'unificazione nazionale.
Nel 1921, due anni dopo, in questa stessa data, venne sepolto il Milite Ignoto all'Altare della Patria a Roma.
Il progetto di legge per la sepoltura della salma di un soldato ignoto fu presentato alla Camera il 20 giugno, il 5 agosto si svolse la votazione e fu approvato. Il disegno di legge passò al Senato il giorno successivo e approvato il giorno stesso.
Cinque giorni dopo la legge venne firmata da Vittorio Emanuele III e il 20 agosto pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Il Ministero della guerra, incaricato dell'esecuzione della legge appena approvata, diramò la circolare che istituiva una Commissione Speciale che aveva l'incarico di individuare le salme di undici caduti al fronte, privi di qualsiasi segno di riconoscimento.
A ottobre la Commissione individuò le salme in diverse località del fronte. Alcuni nei cimiteri militari, uno sul Monte Grappa, uno sul Monte Rambon, uno sul Monte San Marco, individuati sotto a delle croci, uno venne individuato sotto ad una priamide di pietre, un altro sotto ad un elmetto.
Secondo le istruzioni del Ministero le 11 bare identiche per forma e per dimensioni, furono riunite nella Basilica di Aquileia entro il 28 ottobre.
Quel giorno, alle alle 11.00, alla presenza Istituzioni, di mutilati, di ex combattenti, di madri e di vedove di caduti fu designata la salma del Milite Ignoto, da parte di Maddalena Blasizza, la madre di un caduto non riconosciuto.
La bara prescelta fu inserita in una cassa speciale inviata dal Ministero della guerra.
Era una cassa di legno di quercia con decorazioni in ferro battuto, forgiato da scudi di trincea e sorretto da bombe a mano. Sul coperchio erano fissati un elmetto, un fucile e una bandiera tricolore.
Le altre dieci salme rimasero ad Aquileia per essere sepolte solennemente il IV Novmbre nel cimitero della Basilica.
La bara del Milite Ignoto fu posta su un carro ferroviario ed il treno speciale partì la mattina successiva alle ore 8.00. Oltre al carro con la bara erano presenti altri quindici carri per raccogliere le corone di fiori durante il tragitto.
Altre carrozze erano destinate alla scorta d'onore. Il treno si fermava cinque minuti in ogni stazione sul percorso.
Il Ministero della guerra ordinò il più rigoroso silenzio durante il passaggio del treno. L'unica cosa ammessa era la canzone del Piave.
Le foto e i filmati del viaggio del treno mostrano ali di folla inginocchiarsi al passaggio, lanci di fiori da parte di donne e bambini, il saluto militare da parte delle forze armate e la benedizione della salma da parte di autorità religiose.
La mattina del 2 novembre, la bara del Milite Ignoto giunse alla stazione di Roma Termini. Ad accoglierla il Re e la Famiglia Reale, bandiere e stendardi, Generali, Comandanti d'armata, diverse cariche dello Stato, i decorati di medaglie d'oro, madri e vedove dei caduti.
La bara fu trasportata alla Basilica di S. Maria degli Angeli e ci rimase fino al IV novembre con un picchetto d'onore in quattro Ufficiali, quattro Sottoufficiali , quattro Caporali, quattro soldati, quattro mutilati e quattro ex combattenti. Durante il giorno la Chiesa fu aperta al pubblico per rendere omaggio al caduto.
Il IV Novembre, 3° anniversario della fine della guerra, alle ore 8.30 la bara fu caricata su un affusto di cannone e proseguì il viaggio per l'Altare della Patria, accompagnata da un lungo corteo.
Alle 9.30 giunse a destinazione, dove attendevano il Re Vittorio Emanuele III e tutte le Istituzioni.
La bara fu portata a spalla alla tomba e sepolta accompagnata dal saluto militare.
Attualmente il Presidente della Repubblica rende omaggio al Milite Ignoto in tre diverse occasioni durante l'anno:
-il 25 Aprile, anniversario della Liberazione;
-il 2 Giugno, festa della Repubblica;
-il IV Novembre, giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate.
Scusate se mi sono dilungata un po' sulla storia del Milite Ignoto, ma l'ho sempre trovata molto toccante. In pochi giorni hanno approvato la legge, in pochi mesi hanno organizzato fin nei minimi dettagli un evento nazionale di assoluta solennità. Possiamo solo immaginare la sofferenza delle famiglie dei dispersi al fronte. Quanto avessero bisogno di una tomba su cui piangere. Le madri, le mogli e i figli dei soldati che non erano tornati dal fronte, da quel momento potevano immaginarli sepolti all'Altare della Patria, con tutti gli onori.
Colgo l'occasione per informarvi che il Milite Ignoto è diventato Cittadino onorario del Comune di Cintano il 9/05/2022. L'anno scorso, in occasione del centenario i Gruppo delle Medaglie d'oro al Valore Militare d'Italia, in collaborazione con l'ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani ha avviato un progetto 'Milite Ignoto, Cittadino d'Italia', che prevede appunto il conferimento della cittadinanza onoraria da parte di tutti i Comuni d'Italia.
Vi chiedo di alzarvi in piedi, di rispettare qualche secondo di silenzio per onorare il Milite Ignoto, simbolo dei caduti e dei dispersi in tutte le guerre.
Il IV Novembre si celebrano anche le Forze Amate. Risulta di particolare interesse che si festeggino propri nel 1° giorno di pace.
In un momento storico come quello attuale, in cui è tornata la guerra del continente europeo, speriamo di poter continuare a guardare ed a celebrare le Forze armate nella medesima prospettiva: UN BALUARDO A DIFESA DELLA PACE.
Viva le Forze Armate, Viva la Repubblica, Viva l'Italia!"
Ultimo aggiornamento pagina: 18/11/2022 11:45:02